Il piccolo monolocale e l’Home Staging
Si è detto per molto tempo che il monolocale fosse l’appartamento del nuovo secolo. La sovrapopolazione dei nostri anni, soprattutto in un contesto metropolitano, fa si che ci si possa permettere di vivere solo in piccoli appartamenti all’interno di un condominio.
Un po’ come dei faldoni in un archivio stipati e ordinatamente posizionati tutti uno di fianco all’altro. Sopra e sotto. In vari piani.
Ovviamente a ciò bisogna affiancare la condizione economica che non a tutti permette il possesso di una casa più ampia e nemmeno di una indipendente che, sul mercato, ha sicuramente più valore.
E visto che, nel nuovo millennio, persino il matrimonio e il metter su famiglia stanno diventando un problema di budget, i giovani (per non parlare di quando questo accade a più persone contemporaneamente) che non vogliono più vivere con mamma e papà (strano a dirsi) non possono che permettersi un unico locale come casa della vita.
E quindi? E quindi dobbiamo, queste tipologie di appartamento, renderle il più carine e il più vivibili possibile per non associarle a loculi, passatemi il termine, come già tempo fa abbiamo nominato.
– Vivo in un monolocale così stretto che se mi metto un paio di ciglia finte spolvero tutti i mobili – diceva Franco Merafino.
Una citazione che fa appello al buon umore per far capire comunque che in un monolocale il disagio c’è già a prescindere, ed è lo spazio a disposizione. Ossia nullo.
Che fare? Limiamo gli altri danni, tutti gli altri aspetti negativi rendendo il luogo più confortevole e più grazioso che si possa. Almeno l’occhio e, come si sa quindi anche lo spirito, avranno la loro parte.
Usiamo elettrodomestici ad incasso per esempio, in grado di sparire letteralmente nel momento in cui non occorre la loro prestazione così da trasformare lo stesso locale adatto a diverse situazioni.
Usiamo mobili armoniosi e dal design moderno e minimal. Lunghi, sottili, affusolati. Daranno un senso di fresco, di apertura, di libertà.
Usiamo colori chiari, tinte pastello o luminescenti così da contrastare il buio delle quattro pareti, ovvie, che ci circondano. Stoffe allegre che san di pulito, pochi accessori e più movimento. L’indispensabile con la sua personalità. Si. Non dobbiamo certo confonderci e creare una zona camping. Così facendo non riusciremo sicuramente a cambiare le misure della stanza e continueremo con le nostre ciglia finte a spolverare i mobili ma potremmo farlo senza fastidio e con quel senso appagante di libertà e soprattutto di “casa dolce casa”.
L’avere poco spazio potrebbe anche ricordarci ogni giorno dell’avere pochi soldi e questo è frustrante. Io non ho pochi soldi! Ho poco spazio ma guardate quante cose meravigliose ci sono in questo mio piccolo nido! E come si sta bene.
Neppure con tutto il denaro del mondo potrei stare meglio! Valorizzare un piccolo e modesto monolocale non dev’essere deprimente o considerato inutile.
Dev’essere invece una bella sfida appagante dove il gioco si fa duro e i duri cominciano a giocare.
Creare, o meglio ricreare, ciò che viene considerato impossibile. Anche questo è Home Staging! E che Home Staging! Off limits!