Il Colpo di Fulmine che fa Vendere una Casa
Gli Home Stagers americani sostengono che:
• 90 secondi è il tempo medio che ci mette un potenziale acquirente per farsi un’idea dell’immobilie che visita;
• il 90% degli acquisti avviene per un “colpo di fulmine”;
• un immobile grazie all’Home Staging si può vendere 2 volte più in fretta;
• la vendita di una “Staged Home” avviene con un plus di valore compreso tra il 5% ed il 20%.
L’Home Stager non vuole nascondere i difetti dell’immobile in vendita o deludere il compratore, ma aiuta a trasformare la casa in una “vetrina”, dove sono in mostra spazi, mobili e accessori, distribuiti in modo ordinato e pulito.
Ricorda: quando un compratore vede riparazioni, strutture vecchie o parti non finite, cercherà di abbassare il prezzo della casa.
Obiettivo dell’Home Stager è rendere la casa un luogo “pronto per essere abitato” da subito.
Bisogna lavorare quindi con professionisti in grado di preparare al meglio “il colpo di fulmine” commerciale, finalizzato alla compravendita veloce e redditizia di un alloggio.
Analizziamo in profondità il “coup de foudre”.
Secondo Wikipedia, l’amore “a prima vista” (o amore al primo sguardo) è un sentimento di passione romantica, che si sviluppa fra perfetti estranei al loro primo incontro.
L’espressione può essere usata con diverse sfumature di significato. Per esempio, può indicare un’attrazione sessuale particolarmente intensa, un’infatuazione, un innamoramento o altri gradi di coinvolgimento sentimentale.
Inoltre, può indicare un sentimento reciproco o unilaterale, in cui una persona si “innamora a prima vista” di un’altra, che non ricambia, o addirittura non è consapevole della presenza (e dello sguardo) dell’innamorato.
Occorre comunque una predisposizione d’animo. E occorre presentarsi in un certo modo. Andare ad un appuntamento sporchi e disordinati non faciliterà certo il compito a Cupido.
Così è per le case!
Bisogna far leva su elementi emozionali.
Sui 5 sensi del potenziale compratore.
E quindi, in primis, lo sguardo. L’alloggio deve essere ordinato, pulito, bello ma non troppo personalizzato. Occorre ridefinire spazi, colori, luci.
Poi gli odori. Anzi, i profumi. Ricordiamo gli esempi americani (e non solo) del centro commerciale profumato, che fa registrare incrementi di vendita a doppia cifra diffondendo aromi familiari nell’aria. L’alloggio deve avere un’anima, sapere di “casa”: odore di biscotti (con tanto di pacco di biscotti veri aperto), un classico degli home stager, ma non solo.
Quindi il tatto. Pulizia, dicevamo. Ma anche superfici studiate. Rese armoniche.
E così via.
L’Home Staging, così come il marketing, parla alla testa ma anche al cuore dei clienti.
Gian Maria Brega
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