Home Staging: via il vecchio, avanti il nuovo
Anno nuovo, vita nuova. Casa nuova. Arredamento nuovo. E’ tradizione, durante l’attesissima notte di San Silvestro, eliminare tutto quello che è considerato “vecchio” non solo dal punto di vista metaforico delle idee, delle persone e delle cattive abitudini ma anche concretamente di quegli oggetti che ormai non servono più a nulla.
E’ vero che parliamo spesso di riutilizzo e rinnovo per non sprecare e soprattutto per evitare forme di inutile inquinamento ma ci sono occasioni, a volte, da non perdere per gettare via tutto ciò che davvero è diventato consunto e non porta alcuna novità nella nostra vita.
E’ usanza, per Capodanno, festa che dobbiamo a Giulio Cesare il quale, grazie al – calendario Giuliano – stabilì che il nuovo anno iniziava con il 1° di Gennaio, fare buoni propositi, salutare l’anno precedente che portava via con se’ gioie e dolori e accogliere il bello e il nuovo.
In parecchi, specie in alcune zone d’Italia, in paesi più piccoli rispetto ad una grande città, prendendo molto sul serio tali riti, iniziarono a lanciare via letteralmente dalla finestra tutto ciò che non serviva più perché logoro o superfluo, facendo così posto nella loro vita e nella loro casa a oggetti e materiali innovativi.
Un gesto ostentato e plateale per sottolineare l’eliminazione del “brutto” dalla propria esistenza. Insomma, vestirsi intimamente di rosso non bastava di certo, si aveva voglia di ordine, freschezza e pulizia.
Per un Home Stager questo, non è affatto un rito occasionale, ne’ tantomeno qualcosa da applicare solo una volta all’anno.
Fa parte della sua tecnica lavorativa che deve sempre mettere in atto. E’ infatti importantissimo eliminare da una casa tutto ciò che stanca e che rende all’animo e all’occhio solo disordine e stanchezza. E’ il primo gesto da compiere dopo aver preso visione di ciò che c’è da fare se si vuole procedere verso un buon lavoro. Una dimora che emana tali manifestazioni come il caos e risulta deprimente alla vista, non può piacere di certo; qui non si tratta di stili, si tratta di confusione e pesantezza, qualità che non ama davvero nessuno soprattutto chi ha deciso di cambiare casa, di iniziare quindi una vita nuova e vuole ben altro per se stesso.
Avete quindi facilitato il lavoro dell’Home Stager approfittando di questa festività? No? Vi consigliamo di procedere subito allora!
Anche perché, al di là del Capodanno e dell’Home Staging, buttare via il vecchio è un’importantissima azione studiata da millenni persino in varie filosofie orientali e occidentali che stabiliscono come il riordinare attorno a se’ ed eliminare l’inutile riesca a sollevare l’animo divenendo per la nostra parte più intrinseca l’equivalente del riordinare la nostra mente e il nostro spirito, togliendo tutto ciò che ci infastidisce e che in realtà non serve a nulla come molte ansie, preoccupazioni, paure, angoscia, sovente deleterie ma senza nessun preciso scopo.
Bisogna capire anche che, quello che a noi non serve più, può invece risultare soddisfacente per altri perciò potrebbe prendere vita in un altro luogo.
Keisuke Matsumoto, Monaco buddhista del Tempio Komyoji di Tokio, consiglia infatti di ringraziare sempre ciò che non vogliamo faccia più parte di noi per quello che ci ha dato in passato ma, in special modo, perché così facendo si prepara quel posto, ora vuoto, ad accogliere al meglio l’eventuale novità.
D’altronde, l’abbiamo sempre detto, l’Home Staging non è solo una semplice tecnica lavorativa.
L’Home Staging è un’arte, una disciplina, una filosofia, e prevede in se’, anche tutte queste forme che vanno nello spirituale e nel profondo. Che non si fermano solo alla superficialità. Per ottenere il meglio, dopo un intervento di Home Staging, bisogna anche far lavorare le energie.
Gian Maria Brega