Home Staging, una nuova professione tra passione e tecnica
Oggi voglio sottolineare un altro lato positivo dell’Home Staging. Su quest’arte sono già state dette molte cose e tutte positive, ma spesso dimentichiamo che si tratta proprio di una nuova professione. Questa è la cosa importante! Un nuovo mestiere che regala nuovi sbocchi facendo si che, chi lo desidera, possa specializzarsi in un ambito nuovo e ancora, sempre meno fortunatamente, sconosciuto.
Stiamo parlando infatti di una neonata che però non si sta spegnendo anzi, cresce, sana, ogni giorno di più. La figura dell’Home Stager quindi non è più sconosciuta bensì viene arricchita di volta in volta e sempre maggiormente, da nuovi corsi, meeting, strumenti e preparazioni varie. E la preparazione in questo campo è obbligatoria, perchè solo affidandosi a persone competenti si possono ottenere ottimi risultati e se prima quindi si era scettici, ora ci si affida con più fiducia e più entusiasmo.
Nella preparazione infatti, è fondamentale preparare l’Home Stager anche a saper rispondere a tutte le domande del venditore in primis, oltre che dell’acquirente: – perchè io, che voglio vendere (e quindi guadagnare), devo prima spendere? -.
Anche “psicologia”, quindi, in grado di far capire al cliente perchè in quel momento è fondamentale spendere. Perchè pagare non vuol dire “buttare via i soldi” bensì investire.
In seguito, un valido professionista, sempre a seconda del cliente che si trova dinanzi, deve anche saper costruire un valido connubio tra soluzioni economiche ma ugualmente piacenti. Non si parlerà per cui, in questo caso, di ristrutturazioni ma piuttosto di riparazioni, in cui sono ovviamente comprese la pulitura, lo sgombero ma soprattutto, il saper far riaffiorare il bello di quell’immobile. Rendere protagonisti i punti luce, di spazio, di descrizione della stanza in quanto una stanza vuota non permette nemmeno di capire di che camera si sta parlando. Interventi piccoli ma di grande impatto che ci permetteranno di avere innanzi tutto un bellissimo book fotografico in grado di impressionare il cliente regalando suggestione ed emozione.
Non dimentichiamoci infatti che vengono immediatamente tralasciate e messe da parte quelle schede che offrono solo due immagini scarse del prodotto e non dimentichiamoci nemmeno che la maggior parte delle volte è l’emozione che ci fa acquistare, salvo imprevisti di utilità o bisogni ai quali non si ci può sottrarre.
Attenzione, detto questo, sto praticamente descrivendo un ulteriore aspetto di questa tecnica: il Marketing, Un Marketing che non mette solo in vetrina, in bella mostra, ma risponde anche a delle richieste. Ad esempio, nei corsi effettuati presso la nostra Scuola verrà ben spiegato anche quali sono i criteri di vendita delle diverse zone geografiche. Al Sud saranno determinanti alcune cose volute e cercate, differenti sicuramente da quelle delle Nord. Da quelle della città piuttosto che della collina. Da quelle del mare, o della montagna. E tutto questo nasce soprattutto per indirizzare il nuovo home stager, ancora acerbo, in una via sicuramente ricca di occasioni e di saper fare.
Un orientamento quindi a 360°, olistico, per una professione completamente nuova ma molto fantasiosa, curiosa e che può prendere avvio da una semplice passione. Rendere il proprio hobby un vero e proprio lavoro. Cosa si può volere di più?