Home Staging Horror
Dal più remoto Changeling al più recente Dark Skies, sotto gli occhi, di chi ama l’horror, è capitato sovente di assistere ad interventi di Home Staging non indifferenti. Interventi che in tali casi avvengono dopo il famoso “for sale” del quale invece dobbiamo preoccuparci ma che, eliminati tutti gli eventuali spiriti maligni del caso, ci dimostrano come una stamberga possa in breve tempo diventare un’abitazione anche lussuosa e di tutto rispetto.
Quasi un peccato nelle sanguinolente scene terrificanti, notare come un teatro così incantevole e di ottimo gusto possa impiastricciarsi o cadere a pezzi. Ad operare, poche volte è una ditta esterna. Nei più famosi film di paura, del palcoscenico americano, è la famiglia a tirarsi su le maniche e affrontare le difficoltà, demone compreso naturalmente,emanando così anche un gran sentimento di unione e la bellezza dello stare insieme creando qualcosa d’ammirevole.
Gli stili ci passano davanti senza sosta. Dal vittoriano al coloniale, dal contemporaneo al vintage. Ognuno arreda la casa/set come più gli aggrada, sotto il magistrale volere del regista e come l’epoca vuole con il solito risultato del bello ma mistico. Grazioso al di fuori, tenebroso di dentro.
Ma l’arredamento, comunque esso sia, è sempre il fulcro principale. Non ci si fa nemmeno caso siccome effettivamente, con i nostri occhi, vediamo solo la metà delle cose. In realtà, ad immagazzinare tutte le immagini è il cervello e, come precisa Karl Pribram, neurofisiologo dell’Università di Stanford, “meno del 50% di ciò che vediamo si basa sulle informazioni che entrano dai nostri occhi”.
Quindi, pur non dandoci peso, la nostra corteccia visiva e i lobi temporali, ci permettono invece di ricordare ambientazioni spesso caratteristiche e di grande effetto. Ogni singolo mobilio o oggetto di design viene percepito dalla telecamera corredato di suspance e musiche fuori da ogni retorica.
Inimitabili sicuramente, visto che offrono tetri ricordi paurosi ma certamente hanno permesso di notare una netta differenza da quello che era il prima a quello che è stato dopo. Il Before e l’After. Le due paroline magiche di questa nuova arte che tuttavia, notiamo, così nuova non è. Nuova nel suo utilizzo e scopo. Questo si. Ma sempre esistita.
Si pensi che già in epoca Etrusca e Romana si studiava come rinnovare la propria casa al meglio e, esempi di architettura e ampliamento domestico, sono visibili in Italia come in Asia Minore a Delo o a Priene.
L’ellittico inizia a vincere sullo squadrato e osservazioni maggiori si hanno per i materiali. No, non si vendeva la propria dimora ma si aveva il gusto dell’estetica e dell’agio che si cercava sempre di più.
E allora tra realtà passata e antica e moderna finzione, si possono prendere spunti? Perché no.
Distinguendo estetica da terrore, ecco avverarsi i sogni dei più. Collezioni inquietanti che riproporremo deliziose, quadri minacciosi che rivivranno graditi, piante spente che appariranno rigogliose.
Perché un’idea, la si può svolgere anche all’incontrario.
Pur di piacere e affascinare. Home Staging dell’orrore? La si può definire così ma, a farla sua, è comunque sempre la fantasia.