Home Staging “Fusion”
Il Fusion: il nuovo stile che unisce e recupera, senza sprecare. Ma non è solo uno stile. Dicasi utile meraviglia, e molto piacevole per altro, non è però nostra intenzione oggi parlare solo di questa “visualizzazione” appunto come stile immobiliare, di design domestico e basta.
Fusion, oggi, può riguardare l’arte, la moda, unire la tale architettura al tale ambiente, così diverso, fondendoli insieme. Con criterio.
Non sarà difficile ammirare, in un arredamento minimal e moderno, un’opera quindi del bohémien Toulouse Loutrec e la sua Belle Epoque, nonostante possa apparir insolito e atteso invece in un ambiente confortevole e aristocratico dalle morbide texture.
Non sarà difficile, al suo opposto, assemblate tra tenui e calde tonalità, materiali naturali e finiture di pregio, notare opere dalla personalità unica come quelle di De Chirico in grado di apportare al luogo quel tocco prestante di surrealismo e quella metafisica che mai si sarebbe pensato di trovare. Lo stupore.
Ma questi sono solo esempi banali. La nota principale è ritrovare o saper ricreare il Fusion soprattutto attraverso la restaurazione. La fusione che se ne intercetta, già solo dal nome, permette di ricercare materiali diversi, di tenere, piuttosto che buttare e trovare, un domani, sicuramente qualcosa che possa sposarcisi insieme, tanto è… fusion.
Ripetiamo, con criterio. Fusion non è un shaker da cocktail dentro al quale ci si può mettere l’ingrediente che si vuole, scuotere e provare. Fusion è una norma, una canalizzazione delle tendenze, degli animi, bene indirizzati, scelti con occhio esperto.
Fusion significa limare gli angoli più spigolosi. Posso usare le sedute moderne e trasparenti di Kartell in una spessa e importante location antica perché, lì innestate, mi aiutano ad alleggerire tutta la stanza ma ciò ha un senso. Il recupero, visto come tendenza, offre la possibilità di ottenere i diversi stili desiderati ed è soprattutto per questo che si fonde in tale metodo.
Far riemergere la bellezza di un tempo o sfruttare le qualità del vintage, tutto prende vita e trova una sua localizzazione. I tocchi di colore infine, inseriti in modo strategico, permettono di realizzare quella cornice che senza – non sarebbe la stessa cosa -. Ambienti nuovi dunque, mai visti prima, dove incontrare tutte le qualità e il riutilizzo di oggetti e i complementi d’arredo.
Che problema c’è se la toilette che abbiam deciso d’inserire nella nostra camera da letto è in stile rinascimentale e la stanza innovativa? Era della nonna e possiamo darle una posizione nella quale starà benissimo ugualmente. Il Fusion è “potere”, è “provare”, averne la possibilità.
Restare originali con articoli tradizionali, se necessita. Fondere ogni criterio.
Gian Maria Brega