Fiat lux, ovvero l’Home Staging che accende la luce
Sempre più spesso, nelle metropoli e nelle grandi città, la gente è costretta a vivere in angusti appartamenti (soprannominati con sarcasmo “loculi”) piccoli e scuri.
Un buio quasi totale si diffonde in essi data l’impossibilità al sole di penetrare attraverso gli stretti spazi tra imponenti palazzi o alti grattacieli e le ben poco numerose finestre. In questi casi, l’home stager deve saper ben precisamente come e dove agire. Non ha a disposizione nè spazio, nè luce e sovente nemmeno l’arredamento.
Ecco perchè ci si concentra in questi casi solo su quello che si ha e sulle tinte, date prevalentemente da un chiarore, che egli stesso deve saper creare e conquistare. Assumono così un’elevatissima importanza i battiscopa, i pavimenti e gli infissi che dovranno assolutamente schiarirsi ma, ai quali sovente nessuno da importanza. Non ci sarà l’obbligo però, e nemmeno a volte la possibilità economica di cambiarli del tutto. Iniziamo comunque con l’eliminare il vecchio massello e tutto ciò che incupisce ricoprendo ogni cosa di tinte più chiare e gradevoli che illumineranno l’ambiente.
Il colore scuro ha una sua cifra di bellezza ma, in certe situazioni, può arrivare addirittura a far perdere una vendita regalando una sensazione spiacevole di “quasi soffocamento”. Sono situazioni queste abbastanza complicate ed è per questo che si consiglia l’intervento di un home stager piuttosto che il “do-it-yourself”. Non dimentichiamoci che il professionista, con una piccola iniziale cifra di spettanza, può però di seguito alzare di molto il così chiamato ROI altrimenti detto “indice di redditività del capitale investito”.
Inoltre, se l’appartamento che dobbiamo vendere è invece arredato, affidarci ad un conoscitore del campo ci evita di spendere ulteriori soldi nell’acquisto di mobili che probabilmente abbiamo già ma di cui non sappiamo cogliere tutte le opportunità. Mentre per chi è a digiuno di home staging una scrivania sarà solo una scrivania, per l’esperto questa può diventare tutt’altro o semplicemente più bella, tenendo anche conto dell’eventuale valore affettivo al quale, così facendo, non dobbiamo rinunciare.
Inoltre, in casi come questi, l’home stager eliminerà le tende e le tendine che opprimono e scuriscono ulteriormente. Saranno promosse solo chiare tende a listelli e/o pannello e rialzate, coprenti, ma solo nel momento del bisogno. Via i pavimenti scuri. Se non possiamo sostituirli, ricopriamoli con grandi tappeti chiari e lucenti. Via i lampadari o le appliques barocche e troppo chiuse in se stesse, foderate da tutto.
La luce artificiale deve diventare nostra grande alleata alla quale dobbiamo concedere tutto lo spazio possibile. Ecco cosa significa in questo caso avere successo.
Creare un’atmosfera che piace senza avere nulla. Creare quella condizione che fa dire “di si” in ambienti che non offrono possibilità.