#02 – Barbara Rossi: Cosa devo fare per diventare Home Stager?
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- Date 28 Novembre 2018
Cosa devo fare per diventare Home Stager?
Capita di leggere un articolo su una rivista o vedere delle foto in internet e farsi entusiasmare da questa professione e decidere di buttarsi in questo mondo.
Ma l’Home Staging è una professione e come tale non ci si può improvvisare.
Con l’aiuto di intraprendente professionista Home Stager, in questo episodio Sergio Poma, direttore Home Staging School©, ne parla con Barbara Rossi, Home Stager Professionista.
In questo episodio:
1) Dubbi e paure iniziali di fare l’Home Stager
2) Le scelte di percorso
3) Le delusioni e le soddisfazioni
4) Le sfide e la ricerca del TUO modo di essere Home Stager
(Trascrizione)
Buongiorno a tutti, benvenuti alla prima e unica Home Staging Radio Italiana.
Un format agile e fruibile facilmente, attraverso brevi pillole audio.
Una domanda due chiacchiere e molti spunti.
Io sono Sergio Poma direttore dell’Home Staging School e posso dire con orgoglio che siamo stati pionieri in Italia fondando nel 2009 la prima e tuttora unica scuola con un singolo core business:preparare professionisti homestager ed allora non ci siamo più fermati, ci siamo innamorati di questa cosa…
Se siete arrivati qui è perché avete cominciato a orientarvi sull’Home Staging, avete letto qualcosa, sentito, vi siete fatti fosse una vostra idea o vi siete un po’ persi, vi è venuto qualche dubbio, qualche perplessità qualche curiosità.
Bene in questi minuti vogliamo condividere con voi alcune risposte.
Nella precedente pillola abbiamo affrontato il quesito numero 1 : Che cos’è L’Home Staging realmente, dandone una risposta molto concentrata al business al mercato, al trovare il matching tra professionisti.
Oggi la domanda è: Ma cosa devo fare per diventare Home Stager e chi meglio di un intraprendente professionista che si è lanciato in questo universo affascinante mi può aiutare? Per cui do il benvenuto e ringrazio Barbara.
Grazie per essere qui con noi, se vuoi presentarti e cominciare a raccontarci quello che hai fatto per avvicinarti e poi per avviarti a questa splendida professione. A te la parola.
Buongiorno a tutti, buongiorno Sergio, e grazie per avermi dato la possibilità di essere qua a parlare un po’ di questo mondo che è così affascinante da un lato, e ancora cosi’ un po’ po misterioso. Ed è stato proprio il mistero, a farmi incuriosire, diciamo, a questa professione.
Io sono un architetto, ho sempre lavorato in azienda. Mi occupavo di progettazione e di visual merchandising all’interno delle grandi catene della GDO e ad un certo punto ho deciso che quello che stavo facendo in azienda per qualcuno mi sarebbe piaciuto gestirlo, diciamo in maniera autonoma in un campo che era quello dell’architettura, che era diciamo la mia zona di comfort perché era quello che avevo studiato.
Ho sentito parlare dello Home Staging, mi sono diciamo così informata e mi è sembrata subito una proposta funzionale innovativa e soprattutto che potesse soddisfare i bisogni reali che io vedevo, dato che tra l’altro stavo cambiando casa, vedevo nelle dinamiche immobiliari e ancora ad oggi.
Quanto tempo fa hai cominciato avvicinarti a questo mondo Barbara?
Allora ho iniziato a pensarci più o meno due anni fa, poi un annetto fa ho fatto il corso ed dal corso diciamo ho mollato tutto, anzi prima di fare il corso, ha mollato tutto, quindi ho mollato un lavoro a tempo indeterminato una sicurezza di un certo tipo, sono stata pazza, ma secondo me se una persona crede in qualcosa che può migliorarli la vita sia a livello diciamo, imprenditoriale, ma soprattuto, perché è una cosa alla quale io credo molto, a livello personale e di qualità di vita, vale la pena tentare insomma, e quindi ho provato proprio a fare questo. Ho lasciato tutto e mi sono buttata a capofitto dentro questa avventura, e devo dire che è stata difficile lo è tuttora però di soddisfazioni me te ne da tante.
Hai parlato di mondo misterioso, e questo è come dire accattivante come punto di vista, poi in realtà misterioso è nel senso delle grandi, almeno io provo leggerla in questi termini, delle grandi possibilità che poi si aprono di fronte a una, lo abbiamo visto nella pillola precedente, una definizione che può sembrare anche lineare ma apre un mondo, un mondo molto ampio.Tu vieni dall’architettura, ma abbiamo noi conosciuto persone, anche tu immagino, colleghe che arrivavano da dei campi più disparati, proprio perché è una professione ampia, è corretto?
Certo correttissimo, infatti per gestire tutta questa parte di Home Staging, le persone devono essere consce del fatto che io per prima, ad esempio con l’architettura a poco a che fare, nel senso che alla bellezza del design alla ricercatezza di quello che tu vai a inserire nel momento in cui gestisci il target di riferimento che sarà poi il possibile acquirente, ma è tutta la professione che gira attorno al marketing, perché è puramente marketing e quindi anche su quella parte diciamo così che, era comunque avversa perché appunto lavoravo per la parte del visual merchandising, alla fine quindi il posizionamento dei prodotti, la capacità di capire come e dove gestire un prodotto invece dell’altro mi ha aiutato molto.
Ed è un qualcosa che parte proprio, non dalla bellezza ma dal marketing, io deve creare un allestimento individuare target e far sì che quella casa sia la casa perfetta per il possibile acquirente ma non in base a un gusto personale, in base a quella che è sul mercato diciamo, il miglior potenziale possibile da raggiungere.
Mi sembra che quello che dici sia perfettamente in linea con quello che ha raccontato l’altra volta Umberto, ma molto molto logico e mi piace sentirlo da chi poi sul campo ha verificato che questa impostazione è quella corretta.
Tu hai detto una cosa, secondo me fondamentale e cioè, ho dovuto come dire, fare reset piazza pulita o comunque mettere un attimo da parte quelle che erano le mie competenze precedenti per affrontare in modo aperto, un nuovo mercato un nuovo ambito una nuova professione e questo è un punto secondo noi saliente su cui insistiamo tanto, proprio perché le persone che si avvicinano possono provenire da tanti ambiti e questi possono essere per loro poi un vantaggio, chi viene del mondo del mondo immobiliare, dell’intermediazione, saprà già tante cose del mercato immobiliare, chi viene come te dall’architettura saprà già tante cose dell’interior, dei materiali delle luci, chi viene dal mondo del marketing saprà già molto del marketing. Ma essendo l’Home Staging un mix sapiente, un sapiente mix di competenze multidisciplinari, prima di tutto deve essere affrontato oltre che con il coraggio come hai fatto tu di saltare nel vuoto, anche con il coraggio se vogliamo, anche mentale di liberarsi un attimo delle proprie conoscenze, esperienze studi per riaffrontarlo partendo dal nuovo, se possiamo dire, per poi invece rimettere tutte le proprie competenze, capacità esperienze ne nella quotidianità.
Fondamentale si, è proprio fondamentale e ti dico e mi sentivo, ho avuto tanti momenti di difficoltà perché all’inizio uno all’entusiasmo, ha la voglia di dire mollo tutto, e inizio una nuova vita, ma comunque io ho sempre avuto un imprinting da dipendente che è molto diversa dalla libera professione, quindi ci sono stati dei momenti parecchio impegnativi, ma soprattutto all’inizio quando devi seminare, seminare, seminare, e non sai poi se raccoglierai quando e quanto. Bisogna avere più costanza, bisogna crederci e secondo me però l’idea di buttarsi capo fitto e quindi avere solo quello come obiettivo è l’unico o almeno lo è stato per me, l’unico modo per poter fare, perché se una persona rimane affiliata a qualcos’altro, il primo momento di difficoltà lo vive come, va bene ho un’altra strada che posso continuare a percorrere, questa è troppo difficile.E invece non è difficile, è impegnativa, è una cosa, è una strada che richiede costanza, che richiede impegno, che richiede ogni singolo momento, pensiero della giornata, che poi però se utilizzato con costanza e con la volontà di riuscire, poi c’è la si fa di sicuro.Direi che questo è un messaggio molto positivo perchè effettivamente spesso, ci capita di sentire di nostri ex allievi che poi ci raccontano di difficoltà, momenti di delusione, momenti di scoramento, sull’orlo del torno indietro o altro, e invece credo che sia per tutti come dire, piacevole ascoltare la voce di chi ha fatto si fatica ma che ha visto fin da subito forse anche la luce o comunque ha puntato alla luce e a è quella arrivata. Io ricordo che mi avevi raccontato, ti chiedo di raccontarlo anche a chi ci sta ascoltando un percorso anche razionale che tu avevi fatto nell’affrontare il il “buio” o “blu” se vogliamo vedere dal punto di vista positivo di questo mercato, che è veramente aperto perché lo ricordiamo in Italia, ancora tantissimi immobili non sono steggiati anzi la stragrandissima maggioranza, quindi c’è un’opportunità enorme fatto salvo di saperla vendere e qui torniamo al marketing.
Dicevo tu mi avevi raccontato di un tuo modo modus operandi, che è il tuo non deve essere poi imitato dagli altri, ma sicuramente una guida in termini di approccio al che cosa faccio da lunedì quando finito il corso in sostanza.
Allora io finito il corso e naturalmente a livello di nozioni le avevo tutte, ma non avevo nulla in realtà in mano, con me, perché quando finisci l’università e poi entri all’interno del mondo del lavoro e devi imparare come si lavora e come si fa e come viene gestito perché poi dipende completamente da te da come puoi tu gestire il tuo modo di lavorare.
Quindi avevo iniziato a fare un po come gli agenti immobiliari fanno zona, io andavo a fare agenzie immobiliari.Quindi inizialmente data un tempo in cui ha gestito tutta la parte della comunicazione perché è fondamentale, e nel momento in cui ti pubblicizzi e vai a sponsorizzare a delle agenzie immobiliari, a degli investitori o a dei privati è fondamentale che ci sia dietro, lo studio del tuo lavoro, della tua persona quindi che tu ti possa presentare in maniera credibile, perché l’essere credibili, per ogni diciamo così, imprenditore ogni persona che vuole svolgere un lavoro è fondamentale. Quindi prima c’è stata tutta la parte della realizzazione del sito internet delle brochure, del personal branding su me stessa quindi quello che io dovevo comunicare e poi una volta fatto questo sono andata nelle agenzie scorso ridando e mostrando tutti quelli che sono i vantaggi dell’Home Staging.
Ho ricevuto 26 porte in faccia ho ricevuto i complimenti di tanti che mi vedevano come una persona innovativa ma che forse non erano ancora disposti ad accettare e invece poi ho trovato anche tante altre persone che hanno deciso di salire su questo treno con me e provare a vedere come l’Home Staging poteva cambiare le loro vite. Solo che mi sono accorta che questo per me non era sufficiente nel senso che io andavo allestire un immobile e l’immobile veniva venduto ma finiva tutto lì, nel senso che, diciamo così il beneficio lo aveva quella casa, lo aveva la persona che l’aveva venduta. Ed era un cerchio troppo piccolo per me, allora mi sono specializzata in tutta quella parte di marketing perché ho pensato e nessuno tuttora a convinta che la cosa importante non sia offrire un servizio ma offrire la possibilità a chi non ha tempo e soprattutto non lo fa di lavoro di avere diciamo la possibilità a 360 gradi di usufruire di quello che è realmente tutto il marketing immobiliare, quindi tutta la gestione del marketing e della valorizzazione, non solo degli immobili ma anche personal branding dell’agenzia stessa perché se io voglio vendere dei vestiti alla moda e ho un Atelier solamente di vestiti sporchi, sgualciti e con le commesse in infradito forse non è quindi l’idea che io voglio dare dei miei prodotti, e anche questo fondamentale e quindi ho cercato di inserirmi all’interno dell’agenzia, all’interno delle società di investitori per lavorare non solo sugli immobili, certo anche su quelli ma anche sul personal branding delle agenzie sulla capacità di questi agenti di sponsorizzare al meglio loro stessi e quindi i loro prodotti perché le persone scelgono prima del prodotto le persone che vendono il prodotto, e di questo sono completamente convinta e quindi quello che sto cercando di fare è proprio quello.
Mi sembra un approccio decisamente ben impostato.Preparazione prima di buttarsi ? Preparazione tu parlavi, della comunicazione preparazione di se stessi preparazione dei propri argomenti poi ci si butta ma non ci si butta a testate contro i muri che poi alla fine uno sanguina e basta ma poi riflettendo su quelli che sono i ritorni di questo primo giro chiamiamolo, e tu hai fatto questa riflessione hai fatto un salto mentale di qualità della tua proposta andando a come dire raccontare, il fatto che l’Home Staging non è un etichetta da mettere in più su una serie di qualità dell’immobile ma è una visione a 360 gradi dell’impatto sul mercato di questa proposizione,che quindi coinvolge anche chi è l’immobile propone che sia privato come dicevi tu l’agenzia piuttosto che l’investitore il costruttore. E questo salto, tu parlavi di 360 gradi di marketing immobiliare, è questo salto che fa dell’Home Staging, in realtà una professione affascinante da un lato ma anche impattante dall’altro.
Non a caso in America esiste da tanti anni e là ha penetrato il mercato per oltre il 95 per cento. Che non è poca cosa è. Se noi lo riportiamo sull’Italia dove ci sono state cinque seicento mila transazioni l’anno scorso avremmo un numero di operazioni di stage decisamente interessante.
L’Italia è ancora in attesa, se vogliamo di questa esplosione ma tu testimoniavi che insistendo si trova chi capisce il concetto lo ascolta e lo applica insieme a il professionista di turno, come sei tu .
Bisogna crederci non scoraggiarsi bisogna pensare che come per ogni altra cosa, i pionieri fanno sempre un po più fatica. Io ho iniziato da meno tempo di altre persone quindi magari ho trovato da una parte la strada un po’ più spianata ho trovato magari rispetto all’inizio inizio un po più di diffidenza perché la cosa può essere un pochino negativa adesso che non capendo realmente ancora quello che sia ha l’ Home Staging ma sentendone parlare molto di più tanti, magari si sentono autorizzati a gestire il termine Home Staging anche nel caso in cui non venga realmente gestita una valorizzazione del genere e questo fa sì che ci sia anche un pò di confusione del mondo immobiliare. Anche un po di improvvisazione mi permetto di dire, poi mi dai un pò il gancio su quello che secondo noi, ma non perché siamo scuola, ma non lo è in tutti i mercati professionali e lo sentiamo nelle testimonianze come la tua adesso già dalla parte dello stage ma spesso lo sento anche dalla parte dal punto del di chi fa business intorno all immobiliare e si dice a volte un po deluso da alcune situazioni di approccio diciamo leggere o un po improvvisata appunto.
L’Home Staging non è un sfogliare 4 riviste, imparare a come mettere quattro candele, come mi sono sentito dire qualche volta. Home Staging è studiare il mercato studiare marketing studiare le impostazioni studiare un percorso di valorizzazione saper parlare con gli interlocutori e sapersi porre nel mood giusto verso il mercato.
Perché poi alla fine è il mercato che decide, il compratore ma lo stesso venditore che trova vantaggio in questo binomio, unione di grandi competenze. Va approcciato nel modo giusto, poi ognuno trova il suo percorso, Barbara ci ha raccontato il suo interessante, altre persone avremo poi modo in altre pillole, di intervistare anche altri Homestager, lo hanno approcciato in modo diverso ma la conclusione vorrei dire che è la stessa.
Professionalità, competenza e interlocuzione a chi sono gli altri attori sul piano del business e non della moda o del One Shot.
E’ una cosa difficile, che secondo me non è da tutti, non è da tutti, non perché non sono in grado di farlo, non è da tutti, proprio perché deve maturare la convinzione che ci saranno un sacco di porte in faccia, che sarà difficile che essendo una cosa innovativa saranno, più i no che i si, ma se si vuole raggiungere un obiettivo un risultato bisogna continuare a crederci e alla fine ce la si fa.
Bene mi piace questo lancio positivo, naturalmente non l’ho detto, Barbara è stata una nostra allieva, si vede si capisce, troppo brava. Battute a parte, Barbara io ti ringrazio tantissimo ti lascio ai tuoi impegni quotidiani sicuramente dovrai sfondare qualche altro muro di Home Staging anche oggi.
Io ringrazio anche chi ci ha ascoltato, rimando alla prossima pillola e come detto la scorsa volta, vi invito se avete delle domande o degli approfondimenti o dei suggerimenti anche di argomento o addirittura di testimonianza non esitate a contattarci grazie ancora e buona giornata a tutti.
LINK E CITAZIONI:
– Barba Rossi, Architetto e Home Stager
=> https://www.facebook.com/MIRmarketingimmobiliarerevolution/
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