Boris Chernichenko, l’artista russo che pittura le scale
Fantastica idea quella di Boris Chernichenko, l’artista russo che ha avuto la bella idea di rompere la banalità, trasformando la tromba delle scale del suo condominio.
Appassionato di pittura, quest’uomo si è armato di pennelli e colori e ha dipinto su pareti e scalini straordinari paesaggi naturalistici, che danno uno spiccato senso di vastità, di silenzio, di introspezione. Sono talmente realistici che, forse, la prima volta, che ci si accinge a salire le scale, potrebbe girare la testa, perché a tratti sembra quasi che i gradini non finiscano.
Infatti la prospettiva fa si che gli scalini sembra si inoltrino nella parete, che raffigura ora un mare aperto, ora una palude con piante acquatiche intricate tra loro, come in un gigante trompe l’oeil, l’occhio viene ingannato e tutto appare più esteso e spazioso.
Pensiamoci, la maggior parte dei nostri palazzi, all’interno sono monotoni, pareti perlopiù bianche, soffitti bianchi, scale bianche o grigie e così gli infissi. Nulle la creatività e la fantasia!
Eppure basta poco e Boris lo ha dimostrato. Ovviamente lui è bravo e non tutti sono all’altezza di dipingere come lui, ma anche qualcosa di più stilizzato e semplice potrebbe vivacizzare un ambiente stantio e uniforme.
I murales interni di Boris rendono più positivo il giorno, perché quando esci di casa per andare al lavoro e ti addentri nei suoi prati, nei suoi deserti o nei suoi mari, dove l’impressione è quella di bagnarsi le scarpe, la vita non può che sorriderti.
“Idee creative di questa portata” sono dei veri archetipi, che possono trasformare luoghi e persone.
Costituiscono anche una possibilità di lavoro. L’idea potrebbe trasformarsi anche in una tendenza, un segno di riconoscimento, la caratteristica di un posto, come sono i murales esterni di Orgosolo in Sardegna, che richiamano migliaia di appassionati turisti tutto l’anno, le raffigurazioni di Pinocchio a Vernante in Piemonte o le porte dipinte di Valloria in Liguria, dove una ricorrenza a scadenza annuale offre la possibilità di osservare gli artisti mentre si esprimono nelle loro pitture. L’ormai celebre evento è diventato una festa all’insegna anche della gastronomia, ha un grande successo, e un apposito impianto di illuminazione rende possibile il godimento dei lavori pittorici anche di notte, quando nelle strette vie del paese assumono un fascino particolarmente intimo e suggestivo.
Un’idea come quella di Boris è tutta da copiare, perché nata dalla semplicità, dal desiderio di rendere più vivibile l’interno di un triste stabile, comune a tanti altri. Pur trattandosi di murales indoor, queste fantastiche rappresentazioni nulla hanno da invidiare alle opere della street art pur tanto preziosa.
Un Comune che decidesse di avvalorarsi di questa peculiarità, senza ombra di dubbio, potrebbe incentivare il turismo nei suoi paesi, con una spesa irrisoria. Si porrebbe forse il problema del traffico all’interno degli stabili, ma si potrebbe regolare con l’apertura dei portoni d’ingresso ad ore stabilite, per permettere anche la serenità dei residenti.
Come ogni luogo turistico o di levatura storica occorrerà stabilire delle norme, ma sicuramente il costume farebbe la differenza e rappresenterebbe un incentivo in più per il mercato immobiliare.
Gian Maria Brega
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