Ancora trucchi per realizzare al meglio un intervento di Home Staging
Abbiamo recentemente pubblicato un approfondimento sulle cosiddette 6 “R” dell’Home Staging, con una serie di consigli pratici per valorizzare un ambiente.
Oggi andiamo “oltre” queste 6 “scolastiche” (ma utili) R e proponiamo ulteriori spunti di discussione e analisi sul tema del relooking di un alloggio o di uno spazio in genere.
Non mettete la casa sul mercato fino a che non è finita. Errore piuttosto comune: spesso ci si lascia prendere la mano e, di fronte ad un intervento di home staging ben riuscito e “quasi” compiuto, si passa alla promozione dell’alloggio prima che tutto sia finito. Male. La decisione di acquisto è un meccanismo che attiene molto alla sfera emozionale: non c’è una seconda possibilità di fare un’ottima prima impressione. Affrontiamo la “guerra del mercato” armati al meglio e al meglio delle nostre possibilità.
Non “spegnere” la luce degli alloggi: la luce naturale è un nostro potente alleato, non blocchiamola. Cerchiamo anzi di valorizzare gli spazi senza utilizzare tende troppo coprenti. Anche la vista di un alloggio va enfatizzata, se contribuisce al gioco nostro.
Evitiamo colori scuri e intensi. Si, va bene la moda. Si, le nuove vernici che abbiamo visto in centro in quel bel negozio. Ma non vanno sempre bene. Il tocco personale va limitato per rendere un ambiente neutro e pronto a essere apprezzato da gusti e “target” diversi ed eterogenei.
Bando all’esagerazione. La decorazione è un elemento caratterizzante degli interventi di home staging ma non bisogna caricare troppo gli spazi di oggetti. Spesso il minimalismo (e il buon gusto) sono ottimi alleati.
Attenzione alle “zone morte”. E per zone morte intendo i ripostigli, la lavanderia, gli armadi e il frigo. Non cadiamo per favore sulla classica buccia di banana! Dopo aver magari realizzato un intervento a regola d’arte, ricordiamoci di ripulire e lavare bene il frigo. Attenzione ai cattivi odori! Diamo uno sguardo ai ripostigli, impacchettiamo tutto e liberiamo gli spazi. Stessa cosa per gli armadi e la zona lavanderia.
Non lasciamo gli animali domestici liberi durante le visite. Non tutti amano gli animali, semplicemente qualcuno potrebbe avere un’allergia e non tollerarne la presenza. Va bene la naturalezza e il tentativo di mettere a proprio agio il visitatore. Ma anche qui occorre non eccedere e limitarsi a ciò che buon senso e professionalità suggeriscono alla nostra mente.
Diamo spazio ai clienti durante la visita. E’ necessario e utile spiegare interventi e caratteristiche dell’alloggio ma è anche consigliabile non stare troppo addosso ai clienti mentre costoro visitano gli spazi. Devono poter trovare la loro armonia e le loro vibrazioni all’interno di questi ambienti nuovi che stanno “accarezzando” e “testando”. Serve il giusto spazio.
Evitare sempre il “fai da te”, sia nei servizi fotografici che in tutto quanto ruota attorno alla nostra attività.
La Home Staging School propone corsi “professionali” per accedere a questa professione nuova e, qualora non bastasse, ha attivato anche ulteriori percorsi di approfondimento per studiare davvero l’Home Staging da tutti i punti i vista!