#04 – Donatella Somaschini: cosa succede quando sei in classe
- Categories Home Staging Business, Podcast, Podcast - Home Staging Business
- Date 7 Dicembre 2018
Cosa succede quando sei in classe.
Imparare le tecniche dell’Home Staging e applicarle sin da subito è un vantaggio competitivo sul mercato e battere la concorrenza.
In questo episodio Sergio Poma, direttore Home Staging school©, insieme a Donatella Somaschini, home stager professionista, docente e coordinatrice del corso Diventare Home Stager parlano del percorso di formazione.
In questo episodio:
1) Approccio multidisciplinare
2) Insegnamenti teorici alternati a momenti esperienziali
3) Apprenderai le basi della professione ed imparerai ad applicarle con efficacia.
(Trascrizione)
Buongiorno a tutti, e benvenuti alla prima e unica Home Staging Radio Italiana. Abbiamo creato un format agile e fruibile utilizzando delle brevi pillole audio. Una domanda, due chiacchiere e molti spunti.
Io sono Sergio Poma, direttore delL’Home Staging School e posso dire con orgoglio che siamo stati pionieri in questo campo, nel 2009 abbiamo fondato la scuola e da allora e in tutti questi anni si è impegnata nel creare professionisti e concentrando il proprio core business in quest’ambito. Dal 2009 ad oggi non ci siamo mai stancati di farlo e continuiamo a farlo con passione. Se siete qui ad ascoltarmi ad ascoltarci è perché avete cominciato ad avvicinarvi al mondo dell’Home Staging.
Vi siete informati avete letto vi siete fatti delle idee e opinioni ma forse anche vi sono venute delle domande dei dubbi delle perplessità o della necessità di approfondimento.
Se passiamo insieme qualche minuto cercheremo di darvi il nostro punto di vista su quello che è la domanda di oggi. Dopo tre pillole che hanno visto che cosa è l’Home Staging e siamo andati a definire che è business, che è marketing immobiliare,abbiamo parlato di cosa si fa per per diventare homestager e vi abbiamo detto che è una scelta,una scelta di vita una scelta di professionalità e di dedizione e alla fine abbiamo parlato di come si sceglie un corso di formazione posto che la formazione è importante per avviarsi alla professione e in sintesi abbiamo detto che va cercata la concretezza formativa sia della scuola che dei programmi della scuola,e a questo punto la curiosità evidentemente porta a chiedere ma cosa succede in classe quando si aprono le porte della scuola al mio allievo che cosa capita che torture a che tortura mi sottopongono.
Per parlare di questo ho invitato un’amica,una pioniera dell’Home Staging,una docente una coordinatrice didattica…
Donatella benvenuta, grazie di essere qui con noi, se vuoi presentarti e cominciare ad aprire le porte di questo mondo, di questo passo anzi al mondo dell’Home Staging.
Certo,grazie Sergio, buongiorno a tutti, Buongiorno Sergio..
Innanzitutto, guarda devo dirti che questa iniziativa estiva dell’Home Staging mi piace tantissimo,perché obiettivamente parlando con la gente a volte mi rendo conto che l’Home Staging è o una nebulosa oppure viene banalmente paragonato a chi riordina casa.
In realtà per noi professionisti che lo viviamo tutti i giorni è importante far capire quanta professionalità sta dietro a questo lavoro diversificato e impegnativo perché, cioè tanto studio,tanta dedizione,veramente tanta passione ma soprattutto c’è una ricerca continua tutti i giorni perché noi lavoriamo su immobili diversi e cerchiamo di essere efficaci incisivi su ogni immobile che ci troviamo ad affrontare quotidianamente.
Come hai detto tu, io sono docente dell’Home Staging School, sono homestager e property finder da anni, e niente sono qui per raccontarvi una passione che è diventato un lavoro. Esatto, la cosa bella,sottolineo di questo mondo, ma come di tanti altri per carità,dove c’è professionalità che si unisce alla passione e che poi nascono sicuramente delle eccellenze in tutti i sensi e, con Donatella ci conosciamo da anni,perché forse tu, hai frequentato la prima classe, al primo corso.Io ho frequentato il primo corso nel lontano 2010, se non ricordo male,e da allora di strada è stata fatta. Avevamo i pantaloncini corti, avevamo.
Si infatti. E da allora, noi come scuola, visto che stiamo entrando in una scuola, parliamo di noi perchè conosciamo noi,ma vale per qualsiasi scuola seria e affermata,abbiamo in tutti questi anni da un lato cercato continuamente di migliorare come si fa per qualsiasi prodotto servizio quello che era il nostro prodotto e cioè i corsi di formazione e al contempo abbiamo continuato ad osservare il mercato perché non esisteva il mercato in Italia dell’Home Staging allora, si sta costruendo a modo suo, non siamo l’America,né l’Inghilterra, forse siamo più simili alla Spagna, o alla Francia,ma la cosa interessante è ancora più interessante è che si sta costruendo un Home Staging italiano, uno stile italiano.
Il che è un bene,noi siamo quello che siamo, il nostro patrimonio immobiliare è quello che è, e su quello dobbiamo misurarci. Ed è un bene perché va a rafforzare quell’idea che Donatella ha ribadito,che ogni lavoro ma quindi ogni home stager è unico.
L’obiettivo di una scuola di formazione è formare professionisti uno diverso dall’altro,tutti con un imprinting di professionalità ma ognuno con un percorso davanti che andrà a costruirsi al meglio.
Sia in termini di mercato di sbocco,quindi chi andrà magari sul residenziale, chi più sulle vacanze piuttosto che sul lusso o altro, piuttosto che proprio di stile, una parentesi stiamo esportando il nostro stile anche in America,la dove l’hanno inventato l’Home Staging, Ma di questo magari né parleremo in un’altra pillola,chiudo la parentesi.
Secondo me è importante che questua diversificazione, questa diversità emerga sicuramente anche durante i corsi,il gruppo docenti è sicuramente formato da tanti professionisti e ognuno in aula porta la propria esperienza secondo me è importante perché il fatto che ogni corsista possa relazionarsi con docenti che hanno esperienze diverse, approcci diversi al mercato a volte si rivolgono a target a fette di mercato diversi con tecniche differenti, secondo me è molto importante,forse perché non esiste un modo univoco di fare Home Staging, ma ognuno di noi fa proprio quella che è, diciamo l’esperienza che assorbe in aula per poi dare un impronta propria sul mercato,che poi è fondamentale, va a contraddistinguere il proprio lavoro, quando poi comincia a entrare nel merito via via quindi questo è sicuramente fondamentale.
E questo, lo ha ribadito anche Giuseppe nella sua intervista, è proprio legato all’aspetto di rappresentare anzi con la multi docenza quello che è la multidisciplinarietà dell’Home Staging.
E qui entrerei con te Donatella,proprio nella logica che ci ha guidati nella ricerca anche rivisitazione come facciamo tutti gli anni peri miglioramento continuo del corso di avviamento.
Ci concentriamo sul corso di avviamento poi noi abbiamo altri corsi di approfondimenti di professionalizzazione su altri mercati o altro, ma in questo momento che parliamo di orientamento guardiamo a quel gioco importante di giornate di formazione che dal nostro punto di vista avviano, devono avviare a diventare home stager.
E’ un avvio ribadisco, un avvio non è mai un punto d’arrivo perché non si arriva mai.Sicuramente in una nuova professione, strada da fare ce né, non è soltanto strada d’aula ma anche strada d’esperienza, strada di collaborazione e strada di soddisfazioni,vicine anche delle delusioni ma anche queste fanno crescere però diciamo ci siamo messi nei logica di ragionare come possiamo utilizzare al meglio il tempo degli allievi che dedicano alla nostra scuola durante i giorni di scuola.
Ma guarda,come ben sai,la rivisitazione di questo corso è stata meditata tanto, perché parlando tra docenti la cosa che volevamo fare che forse il più possibile pratico. Volevamo accompagnare il corsista, in un’ esperienza che durasse sei giorni affinché potesse toccare con mano cosa vuole veramente dire fare l’home stager:quindi dei primi step fino a portare proprio a conclusione proprio e arrivare quindi alle ultime giornate con l’allestimento tutto il processo di Home Staging.
Ed è bello vedere come di giorno in giorno,loro si rendano conto di quella che è anche la complessità di questa professione, che a volte non viene percepita perché uno vede il risultato finale, e dice,o che bello, ed è però proprio è poco percepito tutto lo sforzo , tutto il lavoro che in realtà viene fatto prima e che veramente tanto e importante.
E devo dire che già dalle prime battute,già nella prima giornate,coinvolgiamo il corsista consegnamo una bella planimetria,che è il punto di partenza di ogni progetto, e ragioniamo su quello che possa che può essere l’allestimento tipo in un un immobile che si fa di volta in volta ad individuare.
Ma a questo punto penso che, Sergio, tu possa dare maggiori indicazioni su su quella che è la nuova struttura di questo corso e soprattutto le novità di quest’anno.
Si, questo che dicevi Donatella,è importante e lo sottolineo, si è cercato di concretizzare ciò che già avveniva, per carità, in tutti questi anni non avremmo avuto degli allievi bravi come te Donatella,se fossimo stati non bravi a fare i corsi all’inizio ma sicuramente il percorso poteva essere ancora migliorato ed enfatizzato e così è stato proprio perché in questo accompagnamento che il docente fa avvicinando gli allievi alla teoria votandola all’applicazione pratica e convogliandola verso un progetto vero che si concretizza anche in materiali veri in analisi vere e proposte fino ad arrivare un allestimento e chiudere la sesta giornata con tutto quello che è il modo di comunicare la propria professione il proprio lavoro, quindi chiudendo con tutte le tematiche di comunicazione e marketing, self branding,tutte queste belle sigle che tradotte possono dire,adesso che ho imparato a fare bene le cose, devo sapere raccontarle bene,sia perché devo vendermi e vendere il mio servizio e sia perché tramite il servizio qualcuno dovrà vendere il suo bene che è l’immobile.
In questa equazione trova giustificazione,una sei giorni,è impegnativa, noi l’abbiamo divisa ìn tre giorni più tre giorni,con un intervallo per meditare,assorbire e migliorare, e per studiare Sergio scusami, anche per studiare e per allenarsi giusto ? Da brava docente giustamente,per studiare per allenarsi per portarsi a casa durante questi giorni appunto, dei pezzi di lavoro dei pezzi di modus operandi, dei format, dei canovacci dei materiali che poi possono diventare davvero la traccia per fare il primo lavoro.
Perché la paura dell’home stager è sempre il primo lavoro, giusto Donatella ? Si, ma poi il consiglio che mi sento di dare è di vivere queste giornate veramente a fondo, osando non avendo paura di provare perché sono sei giornate di date quindi secondo me uno può veramente lasciarsi andare e vivere l’esperienza a pieno, perchè è importante.
Tanto è che in questi sei giorni ci si trova soli sul mercato. Noi ci siamo sempre perché se volete siete in affiancamento a noi ma prima o poi questi passi vanno fatti e quindi queste tre giornate possano veramente servire per mettere un po le basi i paletti per poi volare da soli,diciamo cosi’.
Esatto, hai detto giustamente tu, c’è una continuità da parte della scuola sia in termini di continuità di formazione,perché come accennavo ci sono altri approfondimenti o percorsi sia in termini anche di vicinanza,ne parlavamo anche con Giuseppe, il fatto di poi essere all’interno di un gruppo di una Comunità se questa ha uno scopo pratico è assolutamente interessante quindi non è per dire o che belli eravamo al corso o per dire che bella fotografia che abbiamo fatto davanti alla lavagna,ma è per dire bene alle prime difficoltà ho qualcuno con cui confrontarmi, qualcuno che già ci è passato, che ci ha picchiato la testa, che mi sa dare qualche suggerimento sia in termini di studio perché non si finisce mai, noi addirittura diamo la possibilità di rifrequentare quota parte o tutto corso perché non tutti hanno le stesse velocità di apprendimento e di messa in pratica sia in termini poi di sperimentazione pratica e di mettersi in gioco.
Un caposaldo che abbiamo mantenuto dal nostro corso dopo le belle sei giornate intese è l’esame,Donatella.
E’si, e tutti mi chiedono cosa ci chiedete all’esame,terrorizzati,quando in realtà non è altro che il risultato di quello che è stato poi elaborato insieme durante le sei giornate,quindi è la chiusura di un processo naturale che non deve spaventare.
Deve essere un momento di confronto con un professionista del settore che non è un docente quindi esterno ma che sì sicuramente oltre a valutare io lo metterei tra virgolette il lavoro fatto,ma è soprattutto un modo per dare consigli e per confrontarsi su tematiche che poi uno comunque dovrà inevitabilmente affrontare quando sarà sul mercato e quindi un momento molto molto importante.
E di nuovo un momento di concretezza mi permetto dire,perché in realtà è una prima esperienza di confronto con qualcuno che non ci conosce perché come diceva giustamente Donatella,il nostro esaminatore è esterno non ha mai visto gli alieni prima non è condizionato dai rapporti che si instaurano ma è un professionista tra l’altro esperto sia in ambito immobiliare che in ambito Home Staging che si pone come un interlocutore.
Chiacchiera per un’oretta sul lavoro svolto per evidenziare eventuali carenze e ma soprattutto e questo proposito lo dicono tutti dopo l’esame per rafforzare la consapevolezza che già con un corso di avviamento,uno è pronto a buttarsi in piscina berrà un pò però poi a galla ci può stare. Ti ho perso Donatella? Si,no ci sono.
Ah no scusami, ti ho fatta svenire ? Volevo dire perché poi bisogna buttarsi in piscina? Assolutamente,direi proprio di si. Scusami, ma anche io bisogno di vacanze,direi che ormai siamo arrivati a fine di Luglio guarda ho fatto oltre tutto un allestimento Sabato,faceva un caldo esagerato e anche questo purtroppo fa parte dell’Home Staging e sto ancora cosi,sto portando ancora i segni. Quando diciamo che è sudore ? E’sudore.
In estate però è cosi’ ma la soddisfazione che sia ha è così e così grande che si fa di tutto frutto diciamo così. Che posso dire d’altro Sergio ?
Fino ad ora ho trasmesso tutto quello che che dovevamo,sicuramente il fondamento di questa professione è la passione se non c’è quella non esiste l’ Home Staging, perché tutto quello che noi facciamo di fatto nasce da qualcosa che sta dentro. Quindi forza e coraggio e vedrete che risultati arrivano, ne sono assolutamente certa e la Home Staging School è sicuramente il punto di partenza. Grazie per lo spot.
Quindi il consiglio è cominciate bene, se poi volete continuare con noi siamo ben contenti,siamo qui per affiancarvi per aiutarvi per consigliarvi ancora.
Se qualcuno avesse, evidentemente, vi invito, come faccio in tutte le pillole,a darci suggerimenti commenti ma anche proposte di temi ben venga,abbiamo già in programmazione altri cicli,questo però era introduttivo e orientativo.Era il più importante.
Da qui in poi è tutto in discesa se c’è la passione, in discesa se c’è la dedizione in discesa se c’è la preparazione. Non vuol dire che è facile, ma si parte meglio che, non improvvisando come in tutte le professioni. E questo va detto. Bene io ti ringrazio tantissimo Donatella, ringrazio voi che ci avete ascoltato. io ringrazio te, e un salutone a tutti.
A questo punto buone vacanze !!! Qualcuno ci ascolterà sotto l’ombrellone qualcuno con una bella birretta di fianco.Beati.
LINK E CITAZIONI:
Il sito di Atmosphere Staging di Donatella Somaschini
=>https://www.houzz.it/pro/donatella-somaschini/atmosphere-staging
Il sito di Giuseppe Franco
=> www.giuseppefranco.it
La pagina dell’Home Staging School
=> www.homestagingschool.it/corsi/
——
Grazie per aver ascoltato l’episodio!
Per le tue domande o feedback:
email: info@homestagingschool.it
Per condividere i le tue idee:
Lascia un commento nella sezione qui sotto.
Oppure clicca sulle icone sotto per condividere questo episodio.